• Business | Career,  Learning & Development,  Philosophy

    Formazione, Business e Filosofia: l’alba di una nuova collaborazione

    I periodi che precedono l’avvio ed il lancio di nuovi progetti sono spesso fasi di gestazione in cui intenso è non solo il lavoro pragmatico perchè questi possano vedere la luce, ma anche il lavorìo interiore, lo sviluppo e l’evoluzione personali. Ciò è tanto più vero quanto più questi progetti siano sentiti come propri, rilevanti per la propria realizzazione esistenziale autentica.

    Grazie anche al lavoro di continuo aggiornamento professionale interdisciplinare degli ultimi mesi, questo nuovo anno porta subito con sè una bella novità. Con piacere vi condivido l’avvio di una nuova collaborazione che mi vedrà, da Gennaio 2021, Docente per il corso di Filosofia nelle Aziende e nelle Organizzazioni presso la Scuola Superiore di Counseling Filosofico (SSCF) di Torino, dipartimento di Filosofia applicata dell’Istituto Superiore di Filosofia Psicologia Psichiatria (ISFiPP).

    Una nuova, bella responsabilità in cui esperienza di Business, Filosofia e Formazione potranno danzare in dialogo sulle tre dimensioni, confluendo in una dinamica ed innovativa proposta formativa.

    Nuove pratiche riflessive per lo sviluppo personale consapevole, wellbeing, lifelong learning e ‘reskilling’ delle capacità.

    Chiara Sivieri, Docente al Master SSCF per il Corso di Filosofia nelle Aziende e nelle Organizzazioni

    Per saperne di più sul Master, il calendario, il programma e le modalità di iscrizione, potete trovare maggiori informazioni qui e cliccando sull’immagine sotto:

  • Career Development,  Counseling & Coaching,  Network | Eventi,  Personal Branding

    Personal Branding per lo sviluppo di carriera

    Come costruire un network di relazioni strategico? Come poter far leva al meglio su LinkedIn per la ricerca di lavoro?

    Qual è il vostro Personal Branding e quali benefici può portare alla vostra carriera professionale? Da dove partire per sviluppare il vostro Personal Branding e quali elementi non devono mancare perchè possa essere efficace?

    Ne ho parlato lo scorso giovedì al webinar live su LinkedIn che ho tenuto insieme ai colleghi di LinkedIn Italia all’interno dell’iniziativa Social Impact.

    LinkedIn per cercare Lavoro. Webinar live online su LinkedIn – 8 Ottobre 2020, h. 17.30.

    Il momento storico, particolarmente complesso per coloro che si muovono nel mercato del lavoro, rende ancora più importante dedicare particolare attenzione ed investimento alla cura del proprio posizionamento e della propria reputation professionale.

    Partendo dal concetto di Personal branding, abbiamo visto insieme:

    • come disegnare il proprio Personal Brand professionale;
    • come costruire un profilo LinkedIn best-in-class;
    • come utilizzarlo per creare un network di connessioni strategico, ricercare posizioni lavorative, interagire sulla piattaforma;
    • come lavorare attivamente al proprio posizionamento di carriera.

    In chiusura, durante la sessione di Q&A ci siamo quindi dedicati ad indirizzare dubbi e domande dei partecipanti, cui rinnovo i miei migliori auguri per il futuro professionale!

    Una fase della stimolante Q&A con i partecipanti.

    …se ve lo siete persi non temete, organizzeremo presto nuovi appuntamenti. Per rimanere aggiornati sulle date dei prossimi eventi, seguitemi sul mio profilo LinkedIn cliccando sul tasto segui.

  • Business | Career,  Counseling & Coaching,  Leadership | Management,  Learning & Development,  Philosophical Counseling,  Philosophy for BUSINESS,  Pratiche per organizzazioni e team

    MIND YOUR MIND. Mindfulness e pratiche riflessive per affrontare lo stress lavorativo

    “Dai a questo ci ripenso a settembre…”. “Dopo le vacanze quest’anno inizio a...”. “Con questo ripartiamo alla grande dopo l’estate…”.

    Come è andato realmente il vostro Settembre?

    In un lampo ci siamo lasciati alle spalle questo mese simbolicamente così denso: per molti tempo di bilanci, per altri di nuovi inizi (che siano attuati, progettati, desiderati o anche solo sognati durante il tempo della pausa estiva), per tanti professionisti tempo di corse per chiudere con successo i risultati del trimestre e pianificare il successivo.

    Un mese che può aver creato qualche frustrazione o pensiero in più proprio in virtù del passaggio da un momento di svago e rigenerazione, le ferie estive, ad un ritorno alla propria realtà quotidiana. Passare da una dimensione all’altra richiede spesso un salto che risulta ancor più percepibile per chi si trova ad operare all’interno di contesti organizzativi ed aziendali: al loro interno i nostri piani, le abitudini ed i ritmi estivi hanno dovuto subito fare i conti con le esigenze e i ritmi del business, di colleghi, manager, dipendenti.

    Ed ecco che proprio quello che avrebbe dovuto essere il mese della rinascita e della messa in atto dei nostri propositi, scontrandosi con la realtà può essersi tinto di frustrazione ed averci visto preda di un intenso stress.

    Quando siamo sovraccarichi di stress e tensione perdiamo la nostra capacità di far fronte alle situazioni in maniera efficace utilizzando al meglio le nostre risorse e siamo così più inclini ad alimentare un circolo di frustrazione e conflittualità.

    Come fare per uscirne?

    Due pratiche sono in grado di essere particolarmente d’aiuto, come evidenzia questo articolo di Harvard Business Review: la mindfulness e le pratiche riflessive.

    If you want to break this cycle and have fewer destructive conflicts at work, the first step is to become more aware of your feelings and reactions to pressure and stress. The second step is to consciously manage your emotions, and the third is to start seeing people as people, not as threats. […]

    Schedule time for self-reflection. Like mindfulness practices, self-reflection helps tremendously with self-awareness and self-control. It’s hard to find time to think about our viewpoints and actions in our always-on world, however. So start small. You might, for example, reserve 20 minutes at the end of each week to reflect on what went well and what didn’t. But remember: Don’t fall prey to the “beat myself up” trap and spend this time lamenting what you didn’t get done or what you should’ve done differently. All that does is engender more stress.”

    Harvard Business Review – A 3-Step Process to Break a Cycle of Frustration, Stress, and Fighting at Work

    Da un lato infatti le pratiche meditative come la mindfulness possono aiutarci a riguadagnare la nostra centratura ed una maggiore presenza nel momento presente, riconnettendoci al nostro corpo e radicandoci nel qui-e-ora. Dall’altro, l’auto-riflessione così come condotta attraverso il Philosophical Counseling e le pratiche filosofiche ci aiuta ad acquisire self-awareness (consapevolezza): ci aiuta a osservare i nostri vissuti, fare chiarezza sui nostri pensieri e le nostre emozioni, scoprire e comprendere meglio noi stessi per disegnare in maniera più consapevole il nostro cammino professionale e di vita.

    “Chiamiamo semplice accadere ciò che avviene senza coscienza del significato, esperienza vissuta l’accadere nel quale si sperimenta un significato, e autoriflessione un momento indispensabile di tale esperienza vissuta.”

    Karl Jaspers

    Che settembre vi abbia visti impegnati in una gioiosa ripartenza a tutto sprint o in una faticosa ripresa delle attività, che cosa ne pensate di farne comunque tesoro in quanto vostro?

    Ne avete l’opportunità proprio ora. Fermatevi qualche minuto questa sera a riflettere sul mese che avete appena vissuto.

    Quali erano i vostri desideri? Che cosa non è andato secondo le vostre aspettative? Quali erano le vostre aspettative? Come vi siete sentiti?
    Che cosa vi ha infastidito o vi ha fatto sentire sotto pressione? Di quali aspetti di voi stessi/progetti/cambiamenti/relazioni vi sentite più orgogliosi e soddisfatti? A quali cose per voi importanti non avete dedicato abbastanza attenzione?

    Vi regalarete la possibilità di “rendere ottobre il vostro nuovo settembre” e ridisegnare il cammino dei prossimi mesi.

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  • Business | Career,  Counseling & Coaching,  Learning & Development,  Philosophical Counseling,  Philosophy for BUSINESS,  Pratiche per organizzazioni e team

    ORGANIZZAZIONI ADATTIVE E PRATICHE RIFLESSIVE

    Come fiorire in un mondo che cambia



    Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un articolo di Deloitte che ha stimolato la mia riflessione: evidenziava quanto sia oggi imprescindibile per le organizzazioni ripensare le proprie abitudini e pratiche manageriali nell’ottica di una maggiore attenzione a dimensioni umane quali significatività, ben-essere e scopi (purpose). Dimensioni e bisogni umani universali, profondamente radicati in noi ma forse per troppo tempo tenuti in secondo piano in ambito business.

    Ve ne ripropongo un breve estratto:

    COVID-19 has reinforced our conviction that human concerns are not separate from technological advances at all, but integral for organizations looking to capture the full value of the technologies they’ve put in place. As organizations looked to adapt their ways of working in response to the crisis, they found that, in many— though not all—parts of the world, technology was not the greatest challenge. […] In those where the technology has been available, one of the biggest barriers was the difficulty of building models to integrate humans with those technologies: to create new habits and management practices for how people adapt, behave, and work in partnership with the technology available to them; to fulfill distinctly human needs such as the desire for meaning, connection, and well-being at work; to maximize worker potential through the cultivation of capabilities; and to safeguard ethical values.

    From Deloitte Insights. “Returning to work in the future of work Embracing purpose, potential, perspective, and possibility during COVID-19

    Abitare la complessità dell’ecosistema in cui siamo calati e muoverci in esso in maniera efficace e soddisfacente è una sfida complessa per persone e organizzazioni. Per affrontarla con successo, ben-essere e sviluppo personale sono elementi fondanti su cui tanto le aziende quanto i singoli devono oggi più che mai porre attenzione, investimento e cura.

    Il tempo della crisi è per definizione tempo ambiguo, di cambiamento: vengono meno certezze usuali e nello stesso momento ci troviamo di fronte ad embrionali possibilità di evoluzione e sviluppo. Sta a noi, come persone e come organizzazioni, decidere quali possibilità alimentare e quindi quali tra le molte possibili far crescere realmente.

    Come fare?

    Ritengo che una chiave sia imparare ad abitare dinamicamente il cambiamento, a muoverci consapevolmente nel divenire. Valorizzando e stimolando capacità che già possediamo, che le nostre persone già possiedono. Come diceva la filosofa spagnola Maria Zambrano:

    Una vita vera sarà quella che sa attraversare il suo tempo, essere innanzitutto un modo felice di muoversi nel tempo, senza risultare sottomessa come le cose, tremante come i vegetali o prigioniera come l’animale, ma desta e libera come deve essere l’uomo.”

    Maria Zambrano

    Allenare la nostra capacità di muoverci felicemente nel tempo e far fronte al perpetuo mutamento significa allenare le nostre competenze più “umane” e le nostre soft skills. Su questi aspetti, pratiche riflessive come il Philosophical Counseling e le pratiche filosofiche possono dare un grande contributo in quanto consentono di stimolare e riattivare la varietà delle dimensioni del nostro pensiero e donare autenticità al nostro modo di vivere nel mondo. Elementi importanti per una leadership autentica, dinamica, recettiva, in grado di creare le condizioni per tirare fuori il meglio da sè e dagli altri.

    Nato in Germania negli anni ’80 e poi diffusosi negli altri paesi europei e negli Stati Uniti (dove è stato reso celebre dal best seller di Lou Marinoff “Platone è meglio del prozac“), il Philosophical Counseling è una pratica con cui vengono stimolati processi decisionali e chiarificatori attraverso metodi e strumenti, appunto, di tipo filosofico, con il fine di rispondere a specifiche domande e questioni dell’esistenza quotidiana.

    A me piace descriverlo come l’opportunità di ritagliarsi momenti e spazi per sè durante i quali avere la possibilità di condividere aspirazioni, difficoltà, desideri di sviluppo in dialogo con un partner di pensiero. Il ruolo del Philosophical Counselor è quindi quello di agire come un catalizzatore in grado di stimolare una maggiore consapevolezza, illuminando i nostri punti ciechi e rendendoci in grado di utilizzare al meglio le risorse di cui già disponiamo… ma che magari per svariati motivi avevamo smesso di valorizzare o di riconoscerci.

    I benefici derivanti da questo tipo di percorsi hanno sfumature personali differenti per ciascuno ma, volendo trovare un comune denominatore, sono accomunati dal regalare al nostro sguardo sul mondo maggiore ampiezza, profondità e ricchezza. In un momento storico in cui aziende ed organizzazioni sono alla ricerca di prospettive innovative e valorizzano la ricchezza portata dalla diversità, tali benefici sono in grado di tradursi in motore di cambiamento reale.

    La varietà e solidità del patrimonio di strumenti e tradizioni cui le pratiche filosofiche possono attingere consentono un vero e proprio tuffo in una vasca di rigenerazione per il nostro pensiero e ben-essere! ( (Ecco quindi: la maieutica socratica, che ci accompagna a scoprire le nostre verità interiori; la saggezza stoica, che ci aiuta a prendere la vita con filosofia; il movimento ossigenante del pensiero ispirato alla dialettica hegeliana; il metodo analitico, per disegnare più consapevolmente idee e concetti che guidano il nostro agire; lo sguardo fenomenologico, per osservare sospendendo il giudizio; l’interpretazione ermeneutica, che ci supporta nell’acquisire consapevolezza dei significati che doniamo alla nostra vita spesso in maniera implicita).

    Chiave, compito e competenza importante del vostro partner di pensiero è far confluire questa ricchezza in pratiche attuali, semplici ed efficaci per persone ed organizzazioni: le possibilità sono molte, dai workshop per team e gruppi di lavoro al Coaching socratico per Manager e Leadership team, dalla Philosophy for Community per team ed organizzazioni, al Philosophical Counseling individuale. Perchè organizzazioni e persone possano fiorire in questo mondo che cambia.

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  • Business | Career,  Counseling & Coaching,  Learning & Development,  Philosophy for BUSINESS

    THIS IS ME. Il coraggio del cambiamento

    Il desiderio di scoprire chi siamo, la determinazione di realizzarlo.

    Giovedì 11 Giugno live sul profilo Instagram di GirlsRestart ho avuto il piacere di dare il mio contributo a questo progetto così generoso e generativo. Nella forma di un aperitivo virtuale dal tono informale, mi sono confrontata con l’eccezionale Alessandra De Carlo in una chiacchierata su temi molto cari ad entrambe.

    Ne è scaturito un dialogo ricco di amore per l’umano e per il suo sviluppo, pratiche di coaching e counseling a supporto delle organizzazioni, storie di cambiamento e di nuovi inizi.

    Percorsi di evoluzione reali, i nostri, che attraverso decisioni ed il superamento di difficoltà e bias ci hanno condotto a disegnare una vita in cui “testa, cuore e pancia” (utilizzando le belle parole di Alessandra) potessero andare all’unisono.

    Riprendendo il teaser dell’intervista:

    “Cosa c’entrano la filosofia, la tecnologia, il coaching e una piscina termale? Ce lo raccontano due donne appassionate di persone e cambiamento. Scopriamolo con Alessandra De Carlo, mamma, moglie, executive coach e imprenditrice e Chiara Sivieri, filosofa, Philosophical Counselor ed Enterprise Relationship Manager in LinkedIn.”

    Tornerò con approfondimenti dedicati sulla ricchezza dei contenuti che abbiamo solo toccato in questo dialogo ma, per ora, vorrei concludere condividendo almeno due spunti che mi porto a casa da questa bella esperienza:

    • l’importanza ed il valore di un network, una rete di relazioni supportive. Oltre alla conoscenza della splendida Alessandra, lavorare dietro le quinte alla preparazione del live mi ha consentito di conoscere molte altre splendide persone e professioniste, con cui poter progettare insieme e collaborare in futuro;
    • un ulteriore segnale a conferma di quanto la sincronicità inizi a farsi sentire nelle nostre vite proprio nel momento in cui decidiamo di prenderne in mano il divenire, per disegnarle in maniera consapevole ed autentica.

    Su quest’ultimo aspetto, mi piace ricordare le parole di Rollo May, uno dei padri del Counseling centrato sulla persona:

    “La natura fornisce l’aiuto delle sue forze a chi ha iniziato un cammino costruttivo; si innesca una progressione geometrica, nel senso che più la personalità si risana più guadagniamo in salute.”

    Rollo May, da “L’arte del Counseling”

    Dunque… buon restart a tutti noi!

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  • Career Development,  Diversity, Inclusion and Belonging,  Learning & Development,  Network | Eventi,  People Caring,  Personal Branding

    Personal Branding inclusivo

    Da circa un anno e mezzo lavoro come responsabile per la gestione delle relazioni con i clienti Enterprise per un’azienda che ho sempre molto ammirato anche quando ne ero semplice utente, soprattutto per la cultura ed i valori che mi era sempre sembrata trasmettermi.

    E’ stato quindi per me un grande piacere scoprire come cultura e valori fossero davvero in primo piano anche una volta entratavi.

    Fin dai miei primissimi giorni in azienda ho avuto il piacere e l’onore di collaborare ad un Employee Resource Group all’interno del dipartimento di Diversity, Inclusion & Belonging, ERG di cui sono oggi responsabile per l’Italia. La missione del progetto? Creare momenti di consapevolezza ed inclusione attorno ai temi della salute mentale e delle disabilità.

    A tale scopo, una delle prime iniziative organizzate è stata l’Academy di Personal Branding per persone con disabilità: la filosofia che ha animato la mia partecipazione a questa iniziativa è stata la volontà di porre l’accento in maniera decisa sulla dimensione dell’inclusione e dunque su come poter valorizzare al meglio le diverse forme di abilità e talenti che le persone con disabilità possono portare sul lavoro, arricchendo di valore l’intero ecosistema.

    Per approfondimenti ulteriori, vi segnalo l’articolo di DataManager online:

    Porre l’accento sui talenti e sulla ricchezza che la diversità può apportare significa adottare un punto di vista centrato sulla persona e sulle sue risorse, focalizzando le azioni concrete sul creare le condizioni affinchè le sia possibile esprimerle al meglio.

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  • Career Development,  Diversity, Inclusion and Belonging,  Leadership | Management,  Learning & Development,  Network | Eventi

    A lezione di antidiscriminazione

    Che cosa possiamo fare per contribuire a compiere un vero passo avanti verso una società e un ambiente di lavoro più inclusivi?

    La Responsabilità Sociale è un aspetto che ritengo imprescindibile per qualunque azienda che aspiri a creare reale valore per la comunità e società in cui si trova ad operare, valore quindi non solo economico ma multisfaccettato.

    Perchè i valori non rimangano vuoti proclami ma acquisiscano consistenza e significato, un ruolo fondamentale è quello svolto dalle azioni che li rendono concreti e reali.

    Nel febbraio 2019, in qualità di co-responsabile per l’Italia per un progetto di Diversity & Inclusion per la mia azienda, ho avuto il piacere di contribuire ad organizzazione e tenere la prima Academy di Personal Branding dedicata a persone con disabilità.

    Per approfondimenti, a questo link trovate l’articolo che gli ha dedicato Vanityfair:

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  • Business | Career,  Philosophical Counseling,  Philosophy,  Philosophy for BUSINESS,  Pratiche per organizzazioni e team

    Philosophy for Business

    How to let Philosophy act in the contemporary Business environment?

    Quale ruolo può giocare la filosofia nel mondo contemporaneo? Azzardo di più… quale ruolo può giocare la filosofia nei contemporanei contesti di business?

    Dal confronto e dallo scambio di esperienze con M.N. Weiss, collega Philosopher Practitioner basato a Oslo, qualche tempo fa ha preso le mosse questo articolo che vi vorrei condividere, pubblicato sul giornale digitale di Philosophy for Business dell’ ISFP – International Society for Philosophers.

    La riflessione parte con il riconoscimento esplicito del punto di osservazione prospettico adottato: il mio, ossia una prospettiva connotata e calata dunque da oltre un decennio all’interno di contesti di Business di alto livello. L’articolo propone quindi principalmente tre tesi:

    1. la rilevanza delle domande filosofiche ed il potere di una riflessione che sia guidata da questo domandare;
    2. l’originaria quanto ineliminabile interrelazione tra le persone ed il loro ambiente;
    3. un esempio di applicazione della prima tesi sulla seconda, entrando nella prassi e mostrando una concreta esperienza di pratica filosofica eseguita all’interno di organizzazioni aziendali.

    Domandare ‘come fare’ implica adottare una prospettiva sostanzialmente ‘etica’. Vuol dire domandarsi come poter ‘dimorare’, ossia rendere realmente nostro il fenomeno originario dell’essere nel mondo.

    Potete trovare la trattazione estesa nel mio articolo direttamente a questo link:

    How to let Philosophy act in the contemporary Business environment?