Lavoro e paternità, il Cambiamento parte dalle aziende (Lifeed | Fortune Italia)
La proposta di legge presentata alla Camera per un congedo di paternità retribuito a tre mesi (invece degli attuali 10 giorni) ha riacceso i riflettori su un tema che spesso rimane in secondo piano nel dibattito pubblico: la genitorialità è anche una questione maschile e, se condivisa, porta benefici sia ai padri sia alle madri.
Gli ultimi due anni di pandemia e di lavoro da remoto hanno reso ancor più evidente che il diritto alla parità nell’esercizio della genitorialità non è più rinviabile. Lo dimostra l’analisi condotta dall’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed, secondo cui i padri lavoratori non percepiscono più il proprio ruolo professionale come preponderante: si sentono infatti prima padri (71%) e solo dopo professionisti (42%).
Lifeed BlogPer chi si fosse perso la diretta del Caring Company Digital Talk del 16 Marzo su ‘Le competenze dei padri trasferite sul lavoro’ ma fosse interessato alla tematica, segnalo la possibilità di leggere i messaggi chiave nell’articolo pubblicato da Fortune Italia.
Il dibattito ha preso il via dagli importanti dati dell’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed e da una domanda tanto semplice quanto densa, “la paternità è visibile sul lavoro?“:
Dall’analisi risulta ancora alta (57%) la percentuale di padri che non si considerano “visti” sul luogo di lavoro. Ciò per via di ostacoli che, secondo i padri, vanno dalla cultura aziendale che tende a mantenere separata vita privata e lavoro, alla scarsa attenzione al work-life balance da parte dell’azienda.
Osservatorio Vita-Lavoro, Lifeed.Come poter superare il problema? Che cosa possono fare le aziende?
[…] “esistono anche abilitatori che, secondo i partecipanti, possono ‘accendere’ sul luogo di lavoro il potenziale della paternità: una cultura aziendale ‘caring’ che mostra attenzione al work-life balance e ai ruoli extra lavorativi delle persone; un clima di condivisione, supporto reciproco, apertura al dialogo tra colleghi, manager e collaboratori sul tema della paternità; iniziative ad hoc dedicate ai genitori; l’autodeterminazione e la volontà dei singoli.”
Lifeed BlogTante le buone pratiche condivise dai nostri ospiti.
Al link di seguito l’articolo completo di Fortune Italia sull’evento:
THIS IS ME. Il coraggio del cambiamento
Il desiderio di scoprire chi siamo, la determinazione di realizzarlo.
Giovedì 11 Giugno live sul profilo Instagram di GirlsRestart ho avuto il piacere di dare il mio contributo a questo progetto così generoso e generativo. Nella forma di un aperitivo virtuale dal tono informale, mi sono confrontata con l’eccezionale Alessandra De Carlo in una chiacchierata su temi molto cari ad entrambe.
Ne è scaturito un dialogo ricco di amore per l’umano e per il suo sviluppo, pratiche di coaching e counseling a supporto delle organizzazioni, storie di cambiamento e di nuovi inizi.
Percorsi di evoluzione reali, i nostri, che attraverso decisioni ed il superamento di difficoltà e bias ci hanno condotto a disegnare una vita in cui “testa, cuore e pancia” (utilizzando le belle parole di Alessandra) potessero andare all’unisono.
Riprendendo il teaser dell’intervista:
“Cosa c’entrano la filosofia, la tecnologia, il coaching e una piscina termale? Ce lo raccontano due donne appassionate di persone e cambiamento. Scopriamolo con Alessandra De Carlo, mamma, moglie, executive coach e imprenditrice e Chiara Sivieri, filosofa, Philosophical Counselor ed Enterprise Relationship Manager in LinkedIn.”
Tornerò con approfondimenti dedicati sulla ricchezza dei contenuti che abbiamo solo toccato in questo dialogo ma, per ora, vorrei concludere condividendo almeno due spunti che mi porto a casa da questa bella esperienza:
- l’importanza ed il valore di un network, una rete di relazioni supportive. Oltre alla conoscenza della splendida Alessandra, lavorare dietro le quinte alla preparazione del live mi ha consentito di conoscere molte altre splendide persone e professioniste, con cui poter progettare insieme e collaborare in futuro;
- un ulteriore segnale a conferma di quanto la sincronicità inizi a farsi sentire nelle nostre vite proprio nel momento in cui decidiamo di prenderne in mano il divenire, per disegnarle in maniera consapevole ed autentica.
Su quest’ultimo aspetto, mi piace ricordare le parole di Rollo May, uno dei padri del Counseling centrato sulla persona:
“La natura fornisce l’aiuto delle sue forze a chi ha iniziato un cammino costruttivo; si innesca una progressione geometrica, nel senso che più la personalità si risana più guadagniamo in salute.”
Rollo May, da “L’arte del Counseling”Dunque… buon restart a tutti noi!
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